Tempo di vendemmia. I carrettoni, trainati da moderni trattori, stanno portando luva alla "diraspatrice-pigiatrice". Una volta si faceva tutto mano. Ricordo ancora con allegria le serate passate in cantina con te, babbo, il mio fratellone e i suoi amici tutti intenti a "pigiare" luva nei tini con i bastoni. E gli scherzi e le piattate di pici o di trippa che la mamma portava giù, così non si perdeva tempo. Ora, per volere dellAsl, dellHACCP e stronzate varie, è tutto molto asettico e anche molto meno affascinante.
Intanto, le botti si preparano per il nuovo arrivato, già sanno che sarà una buona annata, già si mormora che il mosto di due settimane fa, prima che piovesse, ha una gradazione migliore di quello preso in questi giorni. Stanno tutte lì, gonfie e superbe ad aspettare che si "svini" (cioè si tolga il mosto ormai fermentato dalle botti, si faccia una ulteriore pigiatura della buccia- buccia o feccia che poi andrà in distilleria). Ridacchiano, sornione, insolenti e curiose.Chi aspetta il rosso, chi il chianti, chi spera nel nobile migliore, chi larnaldo. Ogni botte avrà il suo vino da custodire gelosamente per mesi e mesi (rosso e chianti) o per anni (nobile!!). Ce ne sarà anche qualcuna che verserà lacrime di gioia (gioia per lei, noia per noi perchè vuol dire che lo sportello ha bisogno di una aggiustatina!) e qualcuna, ingorda, che ci costringerà per giorni ad aggiungere vino dal colmatore..
E festa grande qui, ora. Non si può non essere allegri....i vapori del vino stordiscono, piacevolmente, un pochino..e la sera si va a letto, stanchi,ma contenti.
Ho messo da parte una damigiana di vino dolce, troppo buono. Servirà per "bagnarci" le caldarroste nelle prossime serate con gli amici e per toglierci la sete (allegria garantita...ma anche mal di pancia!!!!)....
Torno in cantina.