giovedì 26 febbraio 2004

La valigia è pronta. Piccola, ma ben organizzata.Dieci anni di tournèe sono servite a qualcosa!!Mi sono ricordata di metterci dentro il cavatappi, memore dellavventura dello scorso anno: al controllo a Düsseldorf mi hanno urlato ALT e hanno svuotato la mia borsa. Dio che imbarazzo...neanche fossi stata unaspirante assassina pronta a salire in aereo per sgozzare qualche malcapitato.Io??? Ho dovuto spedire il cavatappi per posta. Per nessuna cosa al mondo lo avrei lasciato a loro.Il mio adorato, piccolo, preziosissimo amico.Solo lui sa come trattare i tappi. Ne ha visti tanti. Ho iniziato la mia carriera con lui. E poi mi era stato regalato dal babbo tanto tempo fa.


Dunque, domattina, partirò. Chissà se riuscirò a tenere il blog aggiornato.Intanto un abbraccio, di..vino naturalmente, a tutti.                      ...e al mio ritorno SI DEGUSTA!!


Sono felicissimaaaaa! grazie al mitico ARTEFATTi ho un template personalizzato.Grazie, grazie,grazie,grazie

mercoledì 25 febbraio 2004

.... gli occhi grandi e il cuore di un bambino, sotto il cielo di questo inverno toscano, adesso è il tuo vino che parla e che racconta chi siamo.....


Ho preso questo verso da una poesia che un vecchio amico ha scritto per te.


Oggi, caro babbo, saresti proprio felice. Finalmente abbiamo ottenuto il permesso per estirpare una vecchia vigna, il tuo ultimo acquisto, e poter fare un nuovo impianto. Useremo solo barbatelle dei vitigni che amavi tu: prugnolo gentile, canaiolo nero, mammolo e una piccola parte di colorino. Fra tre anni sarà in produzione e il vino sarà etichettato come Nobile "il Cantastorie".


Ho deciso di organizzare una blog-degustazione. Spedirò agli amici di Mondo di...Vino un assaggio di tre dei miei vini.



martedì 24 febbraio 2004

Umore giocondo, oggi. Tra un paio di giorni partirò per Düsseldorf. Sono curiosa di vedere come andrà la Fiera (in poliziano si dice " mi sa millanni"!!!). Non ho grandi aspettative sul mercato tedesco, ma so per certo che ci saranno molti importatori dei paesi scandinavi e del Nord Europa. Obiettivamente la Prowein è organizzata molto bene e sicuramente in questi 11 anni ha tolto molti visitatori al Vinitaly dove ancora regna il caos, soprattutto per ciò che riguarda lorganizzazione logistica.Molti importatori preferiscono la fiera tedesca. Ho già in agenda un bel pò di appuntamenti, che spero si tramutino in confeme di ordini!


Ho già spedito tutti i vini. Qualche bottiglia delle riserve più vecchie (97-99-99) e in pò di più delle nuove annate. Questanno la fiera è stata anticipata di un mese rispetto alla scorso anno e così non potrò far assaggiare il 2003 . E ancora troppo presto.Il Chianti andrà in bottiglia ad aprile, il Rosso a giugno. A proposito del 2003: hanno decretato sia per il Nobile che per il Brunello un 4 stelle. Come al solito, non si sono sprecati. Il 2003 per me è un 5 stelle pieno!!


Avrò con me anche un nuovo "totem" realizzato su unidea di un caro amico che per mestiere fa lo scrittore e per vivere il direttore creativo! Non lo ringrazierò mai abbastanza per il suo prezioso aiuto. La frase è geniale, così come lidea grafica. Che darei per poterla inserire qui nel blog....


lunedì 23 febbraio 2004

La giornata "no" è proseguita con una gomma a terra! Lho presa a ridere, che altro potevo fare. Tanto, prima o poi, tutto si risolve.


Sto per chiudere la cantina. Onorino è intervenuto sul caratello, il vino per il Canada è partito, caldaia aggiustata e unanima pia ha cambiato la gomma.E per oggi , credo, sia abbastanza. Domani è un altro giorno, per fortuna!!


Umore pessimo: un caratello del vinsanto perde, il tir che deve ritirare il vino per il Canada è arrivato con due giorni di anticipo e i palletts non sono pronti,la caldaia si è rotta e qui in ufficio si muore dal freddo.


Come inizio settimana mi pare grandioso.


domenica 22 febbraio 2004

Ieri sera a casa di Luisa ci siamo deliziate con una cena-degustazione.Cena molto semplice, che permettesse a lei e ai suoi amici di apprezzare al meglio alcuni dei vini che produco. Abbiamo iniziato con il bianco. Questa non è una zona famosa per i bianchi, ma linserimento nelluvaggio di un 30% di chardonnay, ha reso questo vino più fruttato e floreale.Fresco, ma senza esagerare, è stato di buona compagnia per lantipasto di crostini con milza e fegatini ( ricetta che ci tramandiamo da generazioni). Ai "pici", per loccasione saltati in padella con il condimento più povero del mondo,cioè con le briciole di pane fritte in olio extravergine (naturalmente di mia produzione!!) è stato accompagnato del Rosso di Montepulciano doc 2002. Al contrario di ciò che è stato scritto e detto, il 2002 è stata unannata positiva, almeno per la mia cantina! Un vino meno ricco in gradazione (13 gradi scarsi) ma davvero piacevole, morbido e fruttato.Il rosso è rimasto in tavola anche per larista al forno. Poi, finalmente il Nobile del 94, che avevo stappato nel primo pomeriggio per farlo ossigenare adeguatamente. Non amo il decanter.Molti non saranno daccordo, ma preferisco questa annata al 95. Un 94 che fu , giustamente, premiato con una bella gold medal allexpo vina di Zurigo.E qui è entrato in scena il pecorino di pienza, morchiato e abbondantemente stagionato. Sabato di carnevale, non potevano mancare i miei amati crogetti, fritti e allegri, che abbiamo tuffato nel vinsanto del 93.


Tra un bicchier dacqua e laltro, ho mandato giù diversi sorsi di vino.Tutta salute, avrebbe detto il babbo!


venerdì 20 febbraio 2004

Qui in cantina è bandita la tristezza! Anche le botti cominciano a sentire larrivo della primavera e sembrano chiacchierare e commentare su tutto. Vanesie e contente del vino che portano dentro.


Ogni botte è una specie di balia: premurosa, avvolgente, protettiva e gelosa della creatura che le è stata affidata. Le botti più giovani, inesperte e speperine, sono in grado di crescere dei gran vini con tannino fresco, ma vanno seguite. Le più vecchie, gran signore, hanno cresciuto talmente tanti vini che ormai non ce la fanno più, ma possono ancora,dolcemente, ospitare per un pò quelli più giovani.Tonde o ovali, tutte di manifattura italiana ma di legno sloveno, capacità dai 15 ai 20 quintali.


Non hanno in simpatia la barrique, non condividono quei modi frettolosi e forzati di crescere il vino.


In questi giorni, in occasione dellarrivo dellannata 2003 (che ha passato qualche mese "in fermentazioni" varie!!) tutte le botti si sono tirate a lucido, qualcuna ha anche avuto un colmatore nuovo. Un paio sono andate in pensione, ma non sono tristi perchè un amico falegname le trasformerà in inusuali panche. Sornione, paffutelle e simpatiche sono pronte a dar bella mostra di sè agli enoturisti che di tanto in tanto saluteranno con un timido gorgoglìo.



mercoledì 18 febbraio 2004

VERSI DIVINI, PER VINI DIVERSI


Il babbo, menestrello e cantiniere, amava definire così le sue rime improvvisate!


Prenotati voli e alberghi. Mi sembra di andare in tournèe, come ai bei tempi.Adesso, però, i protagonisti sono i miei vini e per fortuna non fanno capricci!


28 feb-2 marzo Prowein Messe- Düsseldorf ;18 marzo Colonia; 19 marzo Erklenz ; 20 marzo Bergish-Gladbach; 21 marzo Dortmund; 1-5 aprile Vinitaly-Verona e poi ci saranno Londra e Milano.


Qui in cantina ho già un centinaio di degustazioni prenotate da marzo a ottobre. Mi sembra che il lavoro si stia muovendo proprio benino e ciò mi rende vispa e allegra. Ma si, un bicchiere di buon vino per tutta la compagnia!


martedì 17 febbraio 2004

Un giorno qualunque di questi di mezzo inverno.Fuori cè il sole e laria sa di buono, piccolo anticipo di primavera. E io qui, a sistemare le scartoffie della cantina. Come si fa a non commuoversi , avendo trovato le tue agende, babbo? Appunti minuziosi su tagli e travasi;  il verso di qualche stornello che avrai cantato in chissà quale occasione; frasi colorite e ridanciane su qualche cliente, avvenente e straniera,  che ti ha fatto la corte (o a cui avrai fatto la corte???). E poi, che tenerezza, pensieri per me, la tua figlia tanto "scapestrata e ribelle", ma  forse, tanto simile a te, che non ne voleva sapere del vino e della cantina! Alla fine ce lhai fatta, caro babbo, eccomi qua. Le mie piccole mani profumano di vino e mi appassiono raccontando di te e dei tuoi, ora miei, vini.
Ho notato che il mio nick "baciodiVino" fa pensare ad alcuni che io sia un uomo!

lunedì 16 febbraio 2004

Hanno scritto: Non è vero che un uomo cambia ubriacandosi, è da sobrio che è diverso.

Oggi sono di buon umore.Non cè un motivo particolare, ma mi sento in pace col mondo.


Ho appena finito una degustazione con un gruppo di americani , californiani. Non erano intenditori, ma semplici vacanzeri curiosi di assaggiare i nostri vini. Mi piace osservare le loro espressioni quando bevono. Chi chiude gli occhi e manda giù, chi vuol far credere di saperlo bere e tiene il vino in bocca, chi improvvisa una specie di gargarismo stonato e chi, per fortuna, beve di gusto e basta. Tutti restano a bocca aperta quando gli mostro la tomba etrusca sotto la cantina, i più coraggiosi scendono, anche col bicchiere in mano. I più stupidi si portano via pezzettini di coccio da laggiù, chissà che se ne faranno.Quanta vita è passata da qui, quanto vino hanno respirato queste mura.E quanto mi piace gongolarmi nel mio ruolo di cantiniera-cicerone!


sabato 14 febbraio 2004

Il mio bloggino ha un mese di vita. Ho "sfogliato" gli appunti che ci ho lasciato e ho deciso che devo far conoscere i miei vini anche in Italia. Per cominciare organizzerò una bella degustazione a Roma, al ritorno dalla fiera di Düsseldorf. 


Alla cena di ieri sera abbiamo messo a confronto lannata 2001 di due botti diverse.Entrambe imbottigliate due mesi fa. Troppo giovani ancora. Ma che corpo, che struttura. Grazie babbo, ancora una volta. Il mio fratellone ha appreso proprio bene larte della vinificazione. E io comincio a non ubriacarmi più con mezzo bicchiere di vino! Ma tutti ridono ugualmente vedondomi bere qualcosa che non è acqua....


venerdì 13 febbraio 2004

La botte è la botte, diceva il babbo: bella, grande, femminile.


Dove il vino deve maturare e assorbire piano piano i tannini gentili del rovere di slavonia. Come al solito, avevi ragione. Le mode passano. I vini di qualità, tradizionali, tipici, legati al territorio non tramontereanno mai. Lo sta dimostrando la gente, che alla fine non si fa più convincere dagli enogiornalisti, ma cerca il vino che sappia di uva e ..di vino. Si continuano a sentire e continuano a blaterare troppe stronzate sul vino.Chi le scrive, spesso,non ha mai spremuto un acino duva o visto una fermentazione. E ,per fortuna, sta passando la moda della barrique. Si  è, anzi hanno, abusato nelluso di queste piccole botticelle(Ormai non sono più neanche di rovere francese, perchè i francesi lhanno finito!.) Ma quante cantine, quando si trovano una partita di vino con qualche problemino ce lo buttano dentro per un pò? Così il vino si ammorbidisce, prende un gusto dolciastro, vanigliato (nella migliore delle ipotesi) e diventa, come dicono, di facile beva e pronto per essere venduto. Babbo, hai mandato giù bocconi amari per la tua scelta, ma oggi ogni cliente nuovo che entra qui e dice "questo è vino" ti ripaga di anni di sacrifici. E io, fiera, abbozzo un sorriso soddisfatto.





giovedì 12 febbraio 2004

Tutto sommato sono contenta di non aver partecipato alla presentazione ufficiale dell'annata 2001. No, non ero e non sono assolutamente d'accordo con l'organizzazione del Consorzio. Tanto, come al solito, i giornalisti invitati non scriveranno sulle loro testate. A che serve spendere decine di migliaia di euro così? Meglio pagarli dichiaratamente, o, magari, acquistare sane pagine pubblicitarie o redazionali tutti insieme. Quel che mi ha fatto più incavolare è che la relazione sull'andamento delle due edizioni passate non è stata presa in considerazione. Prima me l'hanno chiesta e forse non l'hanno neanche letta. Perchè dobbiamo ospitare cento testate se poi escono 3 articoli e neanche sulle riviste di vino più importanti? Sicuramente non hanno incrementato la conoscenza del nostro vino, nè le vendite. Gli paghiamo una settimana in Toscana. Non si divertono, non ci divertono, non s interessano e non ci interessano. Tutte le cantine si lamentano ma nessuna ha avuto il coraggio di dire no. E rido, perchè già stamattina hanno telefonato tre cantine scontente. Il babbo diceva: mal voluto non è mai troppo.

L'influenza m'ha fatto bene: s'è portata via anche quella leggera, ma odiosa depressione che mi stava accompagnamdo dall'inizio dell'anno!

sabato 7 febbraio 2004

Che darei, babbino per averti qui. Sono qui in cantina, ma la mia testa è persa altrove. Ai malcapitati enoturisti ho propinato vino e tristezza, senza gioia, senza entusiasmo.Gli ho fatto visitare la cantina, come se li portassi al funerale.Non saresti tanto fiero di me, oggi.


Continuo a rimuginare le parole che mi ha detto ieri sera.Mi sento stanca, sola,svuotata, disillusa,sconfitta. Mi ci sarebbe voluto un tuo sorriso, una battuta, una carezza sulla testa.Me la sono cercata, è vero, ma non mi avresti giudicato per questo.


Avresti cercato di distrarmi raccontandomi di te,di quando, da bambino, ti mandarono "per garzone". Una bocca in mano da sfamare. Cera la guerra, il nonno prigioniero. Le tue piccole mani che afferravano patate bollite, una dietro laltra, tanta era la fame, tanta la paura tra gente che non conoscevi.E ti accucciavi nel cantone del camino e nel sonno correvi a casa tua.


Vorrei che corressi qui da me, ora, babbo. Mi basterebbe guardarti per stare meglio, per andare avanti. Passerà, passerà, passerà anche questo momento. Il tempo, dicevi sempre, guarisce tutti i mali.


venerdì 6 febbraio 2004

Quando si imbottiglia, c'è aria di festa qui in cantina

Uno di quei giorni che vorrei non finissero mai. Come sempre, sono arrivati ad aiutarci il vecchio zio, un compagno di scuola del babbo, un vicino. Hanno voglia di ridere, di scherzare. Si raccontano aneddoti, storielle. Ogni tanto la macchina fa i capricci e mette 3 capsule o 10 etichette. Ne approfittano per assaggiare il vino. Poi si ricomincia.La massa di bottiglie cresce. E stasera tutti fieri si porteranno a casa l'annata 2000 riserva.

mercoledì 4 febbraio 2004

I "crogetti" mi fanno impazzire. Si fanno solo qui, per carnevale.Limpasto è semplice e il trucco sta nella buccia di limone grattugiata e in quel bicchierino di vinsanto che ci si versa . Quando questi rombetti di pasta friggono, nellaria di diffonde un profumo incredibile. Una spolverata di zucchero e via. Le donne del paese fanno ancora a gara a chi li fa meglio: soffici, vuoti dentro, dorati e per mia fortuna due o tre di loro sono passate stamattina dalla cantina per farmeli assaggiare:Ida, Rina e Clementina. La Ida ha 83 anni.Ogni tanto si presenta con un ciambellone o una tortina di mele, spesso un pò bruciacchiati o lievitati male (colpa della "cartina"che non si è amalgamata bene, dice lei). Quando fa freddo, come nei giorni scorsi, esce di casa con una tazza di the fumante, già zuccherato a suo piacimento (!!) e me la porta. In estate mi aiuta a curare i fiori sistemati nei vecchi caratelli e nei tini. Prova ad intrattenere a chiacchiere qualche turista.Racconta del paese,della guerra (soprattutto ai tedeschi!), che è rimasta vedova a 25 anni e che non si è mai risposata,che soffre di pressione alta  e che non rinuncerebbe mai ad un buon bicchiere di vino, perchè il vino fa buon sangue. I suoi crogettti non erano un granchè, lei lo sa bene, ma è rientrata in casa soddisfatta, perchè le ho detto, davanti alle altre, che buoni come lei non li fa nessuno. Grazie, dolce Ida 

martedì 3 febbraio 2004

Mi piacerebbe tanto stampare un librettino con tutte le piccole ricette,che ogni volta mi tocca scrivere a stampatello e che regalo ai clienti della cantina.


Lolandese che vuole sapere come si fa il "sugo" , lamericana il coniglio con le prugne, la tedesca il pollo allarrabbiata, la svedese i cantuccini e così via, con le indicazioni dei vini, tra quelli di mia produzione, che consiglio. Magari con qualche aneddoto del babbo, di quelli che facevano ridere anche chi non capiva la sua lingua.


Tu, babbo, avevi questa capacità di comunicare col mondo intero. Cantiniere e menestrello. Sempre sorridente, con la battuta pronta, parlavi delle "tue" botti come fossero creature.Dicevi che le botti sono come le donne, basta accarezzarle un pò per farle cantare! Ti divertivi a "spillare" il vino per gli increduli clienti,che si ritrovavano coinvolti nel tuo mondo divino. Per le disposizione Haccp non si può fare più: ma quanto era bello assaggiare quel vino,che sprizzava da quel piccolo foro, che poi richiudevi, quasi fosse un magia, con un pò di cera dapi? Alla faccia di tutte queste disposizioni del cavolo, stamattina , tanto ero scesa col cantiniere a controllare il livello dei colmatori, ho preso il tuo vecchio "spillo" e lho fatto. Vino dappertutto, meno che nel bicchiere. Per fortuna è intervenuto O. che, ridendo come un matto, ha prontamente richiuso la botte... La prossima volta andrà meglio, giusto?


lunedì 2 febbraio 2004

Buon Febbraio a tutti!

Ho passato la domenica lontana dalla cantina, almeno fisicamente. Certo,se uno si trova a passare da questo blog per caso, penserà che sono unubriacona!!! E invece no. Rare volte  bevo per piacere, quasi sempre per dovere!!

Stamattina ho fatto un giro dassaggio di alcune botti del 2003 insieme allenologo. Grandissima annata, purtroppo abbiamo prodotto un buon 20-25% in meno rispetto agli anni precedenti. Ma che corpo questo vino!Sarà sicuramente unannata da ricordare.

E io mi ricorderò del 2003 anche per gli ulteriori, drastici, cambiamenti della mia vita e per tutto ciò che di bello e di brutto mi ha accompagnato durante tutto lanno. Tutto sommato da sola non sto poi tanto male! e poi, come diceva il mio amato babbino, si chiude una porta e si apre un portone (ahia!! per ora il portone mi è venuto addosso, mi ha travolta, ma chissà...!!!)