lunedì 5 luglio 2004

Una breve vacanza, due viaggi di lavoro (uno a Varsavia e laltro a Lussemburgo). Un pò di stanchezza e la tiroide che si è messa a fare i capricci. Passerà.


Cè molta crisi in giro. Ci sono produttori con le cantine piene di vino e ormai manca poco alla prossima vendemmia e anche se ho incrementato le vendite rispetto al 2003,  sentire il malcontento in giro mi spaventa un pochino.Il vino toscano è in crisi, non va più "di moda". Il mercato europeo è alla ricerca di nuovi vini, cioè nuovi posti da visitare, cioè nuove città dove andare in vacanza. In questo momento Sicilia, Puglia e Campania ci stanno schiacciando. Ci sono alcuni vini buoni, gran parte banali (cabernet, sirah e invecchiamento frettoloso e di facile beva in barrique),  prezzi assolutamente molto competitivi e Amministrazioni regionali e provinciali che stanno spndendo cifre da capogiro per la promozione dei loro prodotti.


Ma io ho dalla mia parte: la forza della tradizione, un prodotto di qualità e tanta di voglia di fare. Un pò di crisi fa bene, è il sale della vita e del lavoro, dicevi caro babbo. Hai ragione, io continuo per la mia strada, vado avanti e prima o poi il portone giusto si aprirà!




4 commenti:

  1. Toscana di dove? io sono romagnola e la mia terra profuma di albana e sangiovese!

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  2. MA no, laToscana è sempre la Toscana...

    Quà è tutto da cominciare.

    Passerà anche questo momento.

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  3. Di ottima qualità direi, anche se non sono un'esperta del settore!

    Un abbraccio e un bacione e scusami se sono una disgraziata... non sono ancora riuscita a chiamarti... troppo stanca e sempre trafilata... uffa!!

    Mama.

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  4. la qualità vince sempre !

    ricordo i tuoi vecchi post sui "consorzi" (!), ma fino a quando il vino si farà con l'uva e non con il politichese, il mercato riconoscerà i giusti valori.

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