mercoledì 21 luglio 2004

Nel vigneto è tempo di vendemmia verde, quella che qui viene chiamata "sgrappolatura". Certo è un peccato dover togliere tutti quei bei grappoloni, ma si deve fare per avere una produzione di qualità. Il disciplinare della nostra Docg (vino Nobile) stabilisce che la resa per ettaro deve essere di circa 60-65 quintali di uva che daranno sui 40-42 quintali di vino. Ogni pianta deve far crescere un solo grappolo ( che,quando sarà maturo, peserà poco più di un chilo) in cui si concentreranno zuccheri e quantaltro servirà per produrre un vino degno di questo nome.


Ieri il mio spirito di..vino è stato allietato dai madrigali di un coro tedesco, in cantina per una degustazione. Una delizia per le mie orecchie: Marenzio, Monteverdi ed è stata una vera sorpresa quando hanno intonato "la Pastorella" del Poliziano. Anche le botti mi sono sembrate particolarmente sensibili e festose!!


5 commenti:

  1. Con la vendemmia verde si può fare un bel po' di agresto. Con l'agresto si fa il savore: lo conosci?

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  2. Siii,è vero.. l'ho sempre pensato.. anche le botti (ma solo quelle di vino buono) hanno un anima... ed è un'anima sensibile perchè in sintonia con ciò che loro stesse e la loro anima contiene.. dunque perchè non inlanguidirsi ascoltando Monteverdi e non emozionarsi fino all'ultima assicella degustando un "Poliziano"?
    Poi forse sono anche un tantino di parte..ma non confondo le cose, perchè so benissimo, che il bello della vita stà proprio nelle emozioni e, soprattutto nel sapersi emozionare.. dunque.. un abbraccio a queste emozionanti botti "animate"...che per l'appunto potevano essere solamente le tue...
    Ciao PP.

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  3. Si, hanno proprio un anima... un anima "intonata" alla musica e al blog... un anima di..vina...
    Ciao Pier

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  4. la mia grettezza mi spinge a fare questo commento: la qualità a scapito della quantità. Da te imparo molte cose e anche da chi ti commenta. Conosco ora il savore.

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