giovedì 28 ottobre 2004

Sono appena rientrata da Parigi e Antwerpen e mi sto preparando per la breve visita a Shanghai ( dal 9 al 14 novembre)


Mi piace andare in giro, ma dopo qualche giorno mi prende nostalgia della cantina, soprattutto in questo periodo con il vino "in costruzione"(!!!) La prima fase della fermentazione è finita. La vinaccia è partita per la distilleria (ecco, per esempio, mi sono persa la "svinatura"). Il mosto fermentato sa già di vino, è di..vino. Ci si sente con gli altri produttori, ci si confronta e si stima lannata.


Sono andata a controllare i grappoli di malvasia, che sono stati stesi sui cannicci, dove rimarranno ad appassire fino a fine gennaio. Si prevede un bel vinsanto, ricco e profumato, almeno a giudicare dal sapore delluva.


Con luva passita, in questi giorni si prepara un pane-dolce davvero unico: la ciaccia dei morti (chiamata anche" pan desanti). Si fa e si mangia solo nella settimana che precede linizio di novembre e la si trova in giro solo fino al 2 (cioè per la festa de"i morti"). Limpasto del pane viene condito col mosto a cui si aggiungono uvetta,noci e pepe. E un dolce (non tanto dolce!) malandrino che ti invita a berci dietro un bicchiere di "mosto svinato"....Tanti anni fa, qui, faceva più freddo. A inizio novembre aveva già nevicato,si andava in giro col cappotto: ciaccia e mosto servivano a scaldare le serate in compagnia....




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