martedì 20 gennaio 2004

IL VINO BUONO E QUELLO CHE PIACE.


Non so se è giusto o no iscrivere i miei vini ai concorsi che stanno proliferando come funghi (malefici) in tutto il mondo. Si sa che molti non sono seri e i ,cosiddetti, giudici sono sempre gli stessi palloni gonfiati che premiano solo chi conoscono(e da cui hanno già avuto lauta ricompensa!!). Purtroppo, però, il cliente medio, soprattutto straniero ancora gira con la rivista o la guida in tasca e si gongola se vede che il vino che beve è stato premiato. E bastato prendere 2 bicchieri (giuro solo perchè era buono!!) su un vino o ricevere una gold medal per veder aumentare le vendite. Che schifo! Aveva ragione il babbo: invece del vino, cè gente che si accontenta di bere parole, senza poi sapere cosa ha veramente nel bicchiere.


5 commenti:

  1. ehi, grazie per la visita e per il link. bella sorpresa.

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  2. non puoi venire al raduno??? mi spisace!!!

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  3. Posso però dire che ogni tanto quelle parole invogliano anche chi il vino non lo conosce? Non tutti sono palloni gonfiati, alcuni trasmettono passione (ne ho conosciuti un paio e sono persone che per il vino non scendono a compromessi)... d'altronde sarebbe un errore credere che tutti i produttori di vino siano rampanti manager in giacca e cravatta...così come non tutti gli esperti di vino sono ricompensati per i premi (tu credo che abbia vinto per merito no?)... Ogni tanto la verità sta nel mezzo, e sta a chi consuma quel vino capirlo... Lig che per il vino fa follie...

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  4. hai ragione lig. forse ho esagerato. Non è giusto, come diciamo noi, fare di tutta l'erba un fascio. Conosco anch'io giornalisti che lavorano seriamente.Ma sono pochi, ti assicuro. e, credimi, fa male vedere che un prodotto per il quale tu dai il sangue non è recensito adeguatamente. Detto questo, lig, spero ti farti assaggiare presto il mio vino, così potrai dire che è il migliore!!!!

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