giovedì 29 dicembre 2005

Mancano due giorni e una manciata di ore alla fine di questo 2005. Ho riso, ho pianto, ho gioito, ho costruito, ho distrutto, mi sono barcamenata tra mille impicci: ho vissuto.


Qui nevica, una neve svogliata e leggera, proprio come mi sento io.


In cantina cè silenzio, il vino riposa e si lascia coccolare dal legno.


Al Cantastorie ci si prepara a festeggiare il primo Capodanno: ci sono mille luci colorate e un presepino sotto al cipresso. Laria profuma di legna bruciata, di muschio, di buono.


Avrò intorno a me gli amici più cari, il mio fratellone, come non succedeva da tanti anni. Vivo questi giorni, nonostante il raffreddore, come un sogno. 


Brinderò a te, caro babbino, alle tante cose che ho in mente di fare, al tuo, al nostro vino. Brinderò a chi mi è accanto, a chi vorrei mi fosse accanto.


E auguro a tutti un 2006 allegro.....


 


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