domenica 27 maggio 2007

La vita è un attimo.


Caro Giorgio, adorato fratellone, ho sempre pensato che il destino non era stato generoso con noi. Non è stato facile crescere senza laffetto della mamma, morta quando eravamo bambini. Non è stato facile accettare la morte del nostro babbo Arnaldo 8 anni fa. Però siamo sempre stati vicini, sapevamo di poter contare luno sullaltra, ci siamo sempre aiutati. Insieme, ci siamo "rimboccati le maniche" e col sorriso, la voglia di fare e tanta umiltà abbiamo fatto nostro il sogno del babbo. Non abbiamo mai litigato io e te.


Ogni piccolo passo, ogni piccola soddisfazione, ogni delusione labbiamo condivisa. Abbiamo sognato, pensato, costruito, inventato. Abbiamo riso, tanto. "Spalla contro spalla" ci sentivamo inattaccabili. Pensavamo di meritarci un pò di serenità e abbiamo sempre guardato avanti con ottimismo.


Un attimo... e tutto è finito.Tu non ci sei più. Ho nelle orecchie leco di quelle parole maledette: Giorgio ha avuto un infarto, è morto. Ho spinto laccelleratore, sono corsa da te. Avevi lo sguardo sereno, lo sguardo di chi non si è accorto di quello che stava succedendo. Io non lo accetto però. Non è giusto.Perchè proprio te? Ti ho abbracciato forte,incapace di respirare, di piangere. Io non ho potuto fare nulla per te. Ho pensato alla tua vita, ai nostri sogni come a bolle di sapone. Le bolle di sapone che mi insegnavi a fare quando ero piccola.


Tu sei stato il fratello e lamico per tante persone,tu con poco riuscivi a dare tanto,tu ceri, sempre.E tutti i tuoi amici, anche quelli più lontani sono venuti a salutarti, a farti compagnia.Sono arrivati centinaia di telegrammi, di mail, biglietti. Una dimostrazione di affetto, di amicizia incredibile.Ci sono tante persone che ti vogliono bene, che ci vogliono bene. Non ho neanche avuto il tempo di dirgli grazie.


Mi sento persa,sola, anche se so che non è così, che i miei, i tuo amici sono tutti vicini, pronti a sostenermi, aiutarmi . Passo le giornate in cantina.E dura stare qui, prendere in mano il bicchiere e assaggiare i vini..Ho paura di sbagliare, ma  ci voglio provare...Sono,come mi hai sempre detto, testarda e incosciente ed era proprio per questo che ti fidavi di me. So che voglio andare avanti per il babbo, per te e per il futuro dei tuoi due meravigliosi bimbi, Marina e Alessandro.


Ce la farò.


Mi manchi tanto fratellone.


susanna









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