Grazie M°Henze!!
Sembra ieri, ma sono passati 25 anni da quel giorno in cui, grazie a te, caro Maestro, al tuo amore per il Colle Poliziano e per la musica, molti di noi, bambini e giovani hanno avuto la possibilità di esibirsi, in prima mondiale, nella tua opera per ragazzi: POLLICINO. La prima coincise con la strage di Bologna... Ricordo ancora, col cuore in gola che batteva impazzito, il minuto di silenzio che fu chiesto in sala per commemorare le vittime. Cera una diretta radiofonica su RaiRadio3. Il teatro stipato di gente, musicisti e stampa.Le gambe mi tremavano, riuscivo a pensare solo a quellacuto ..ce lavrei fatta? e Boris, che in scena impersonava il babbo di Pollicino, si sarebbe ricordato la parte? avrebbe fatto le pause giuste?Cantare è bello, ma lemozione può giocare brutti scherzi. Ero unadolescente. Sognavo di fare la cantante lirica da grande... Passavo le mie giornate nei palchi di proscenio, durante le prove, a guardare, rubare con gli occhi, ascoltare. Il mondo della musica mi rapiva e grazie a te, il colle poliziano era un brulichio di musicisti, cantanti, ballerini , artsiti che ogni anno si ritrovavano qui per partecipare, gratuitamente, in cambio solo del vitto (organizzato alla mensa scolastica) e dellalloggio (ospiti delle famiglie) agli spettacoli allestiti, costruiti per il CANTIERE INTERNAZIONALE DARTE. Un cantiere, non un festival, appunto. Un luogo dove gli spettacoli nascevano, crescevano e andavano in scena con la collaborazione della gente del posto. Molti di noi, grazie a te , hanno fatto della musica e del teatro la loro professione. Grazie al tuo "sogno poliziano" e, soprattutto, grazie alla presenza costante di Gaston Fournier il tuo sogno, il nostro sogno si materializzò in quel palcoscenico.
La vita va avanti, caro M°Henze. Il 1 luglio hai compiuto 80 anni, il Cantiere di questanno era dedicato a te. Ne sono stata, grazie ai preziosi insegnamenti di Gaston ( che fece la pazzia di prendermi come sua assistente quando avevo appena 19 anni!!) il Direttore organizzativo per tanti anni, ora lo seguo come spettatrice. Non manca la nostalgia e la voglia di rimettere le mani in pasta.....(e un pò meno nel vino!!). La mia strada, per ora, è cambiata... Quel sogno, però continua ad accompagnarmi e tiene uniti, nel profondo, con un filo sottile i bambini e le bambine, che ora sono madri, padri, che vi parteciparono e che oggi si sono ritrovati con mezzi più moderni (e impensabili in quel lontano 2 agosto del 1980) con una serie di sms a ricordare quel periodo così bello!
:-)
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