L’assenza da questo blog è stata più lunga del solito.
Sarebbero davvero tante le cose da raccontare, perché tante sono le cose che sono successe in questi due mesi. Sono rientrata da pochi giorni dall’ultimo viaggio, dal Lussemburgo.
Ma oggi non ho voglia di parlare di vino, ma di Natale,del profumo di Natale che arriva dalla mia cucina, dove sto preparando il lauto, tradizionale, pranzo del 25 dicembre.
C’è un velo di farina ovunque, sulla tavola, sui pavimenti: ho “chiuso” centinaia di cappelletti.
C’è profumo di miele, mandorle, cannella e noci:ho preparato cavallucci e ricciarelli.
La galantina di pollo si sta raffreddando, schiacciata dal peso di una pentolona piena d’acqua
Alessandro, mio nipote, sta ripetendo la cantilena che tutti noi, babbo compreso,abbiamo recitato davanti al presepe il giorno di natale, come voleva la nonna agnese. Quest’anno sarà il suo turno….
E’ la stessa da cent’anni, non è bella, ma ad ascoltarla mi fa sentire tutto il calore, la semplicità, la gioia, la tenerezza che ha accompagnato la mia infanzia!
“tutti vanno alla capanna per vedere cosa c’è
c’è un bambino che fa la nanna
tra le braccia della mamma
se c’avessi un vestitino
un vestitino gli darei
un vestitino non ce l’ho
e un bacetto gli darò”
Buon Natale a tutti e un baciodiVino....
susanna