VINITALY 2/...
Tre fiere del vino in Italia sono troppe. A metà giugno ci sarà il primo MiWine alla fiera di Milano. Pochi fronzoli e tanti affari, promettono. Voci di corridoio ( poi confermate dal mio importatore svedese) dicevano che gli organizzzatori milanesi, pur di fare bella figura, pagheranno lospitalità e in alcuni casi anche i voli agli importatori.Staremo a vedere. Sicuramente Torino (salone del vino, intendo), sempre che venga fatta, andrà semideserta. Fiera troppo provinciale. I piemontesi se la cantano e se la suonano e da soli resteranno.Abbiamo già dato...
Cè una cosa che davvero sopporto sempre meno negli ultimi anni: lo spreco di soldi che fanno le regioni, soprattutto alcune (Lazio, Sicilia, Puglia per esempio).Partecipare al Vinitaly a me è costato sui 6.000 euro. Colleghi di quelle regioni lo fanno gratis o quasi. Si possono permettere di regalare oggestistica come bicchieri, cavatappi e altri gadget, invitare cantanti, attori o personaggi che fanno "colore". Tanto cè chi paga per loro ( !!!)Tutto ciò è fatto ad uso e consumo dei visitatori italiani,che si fiondano lì a bere, vorrei proprio vedere poi i contratti di vendita che hanno chiuso. Non è invidia la mia, solo rabbia.Cè posto per tutti, una piccola realtà come la mia cantina ormai ha poco da vendere. Bisogna essere lì perchè comunque è una vetrina, perchè gli importatori già clienti vengono ad assaggiare e perchè bisogna essere aperti alla possibilità di nuovi mercati. Da un paio danni si vende meno in Germania, sicuramente era il paese dove si esportava di più,ecco,quindi la necessità di trovare altre strade (Usa, paesi nordici, est europa e Cina)